Non potevo non esserci. Il mio caro e vecchio amico Eugenio Finardi ha presentato al Volvo Space di Milano il suo nuovo album "Tutto", che esce domani in digitale e nei prossimi giorni in cd, vinile e quant'altro. "A piazer"... Il 16 maggio da Fiorano Modenese (Mo) al teatro Astoria parte un lungo tour a cui si stanno aggiungento ogni giorno nuove date. Il 9 luglio uno show speciale al Castello Sforzesco di Milano. Eugenio festeggia oggi i cinquant'anni dall'uscita del suo primo album "Non gettate alcun oggetto dai finestrini", per la Cramps di Gianni Sassi. E' un anno strano questo 2025. Io faccio 50 anni di professione, assieme a Radio City Vercelli il 12 luglio, poi c'è Eugenio e per uno strano caso della vita, nei primi mesi del1976, vendetti a Gianni Sassi il mio primo servizio fotografico live per 150mila lire, cifra considerevole allora. Guarda caso, ancora, lo show fotografato era quello di un giovane rompicogl... mezzo milanese e mezzo americano, con una mamma cantante lirica e una bella testa musicale. Insomma, a Finardi mi lega una scherzosa quanto sincera amicizia e quel primo, famoso quanto sparito - ovviamente - servizio fotografico. Sul nuovo album mi esprimo solo per sensazione, perché i testi, ascoltati male da semisordo (come Eugenio) meritano ben altra attenzione, perché molto intimisti e autobiografici. "Ho preso dai Beatles l'abitudine a trovarmi coi musicisti tutti i giorni alle 11... Loro avevano questo mantra dell'orario, che li costringeva a scrivere almeno una canzone al giorno". Prosegue Eugenio: "Dodici anni fa ho conosciuto Giovanni "Giuvazza" Maggiore, un musicista che mi ha subito ispirato e che ha anche prodotto l'album. Mi hanno sempre riconosciuto un grande intuito nella scelta dei collaboratori". Le canzoni sono ricche ma stringate. Solo un paio superano i quattro minuti. Eugenio è bravo a mescolare le sonorita di origine "IA" con una musica in realtà ritmica come ai bei tempi in alcuni brani ("Futuro" è il primo singolo) e poi su un tappeto quasi da Cosmic Jockers inanellare un canto quasi lirico, sicuramente appreso dalla mamma. Al disco collabora anche la figlia Francesca, in arte "Pixel", mentre il fratello Emanuele si occupa di fotografia. Li vediamo tutti e tre assieme nella mia foto. Tre immagini di oggi e una "casual" dal passato.
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