E' la ben nota e letterale espressione che, con retrogusto romantico, tratteggia in particolare il periodo storico del Far West, dove erano le pistole a dettare legge e a fare giustizia sommaria.
Oggi le cose sono estremamente peggiorate. Ci sono due cose che letteralmente odio ascoltare: dichiarare che qualcuno debba essere ucciso e poi ucciderlo. Siamo oltre la barbarie, la politica, le guerre. Siamo alla legge del più forte o/e del più cattivo. Da mesi ormai si sente solo questo, da parte di Trump (vergogna calcio!), Netanyahu, Putin e i loro vassalli. L'ultimo bersaglio dichiarato è l'ayatollah Khamenei, condannato a morte da Israele. Si tratta di dichiarazioni esplicite, diffuse a mezzo stampa o social. Una barbarie infinita che nessuno sembra voglia fermare. La cosa più imbarazzante - possibile? - però deriva dal grado di connivenza delle persone. Israele gronda di sangue, e il fatto che poche gocce possano cadere su Tel Aviv, per dire, rende questi governanti della morte ancora più cattivi. Trump non è da meno, e sia in Usa sia con le minacce al Mondo intero rende tutto più allucinante. Putin tentò di uccidere Zelensky subito, al primo attacco con le forze speciali, ma fu respinto. Ecco: l'ultima speranza di un Mondo che non si arrende. Poi valuteremo torti e ragioni, "stati canaglia" come si diceva una volta e nemici della pace. Non so se Dante avrebbe potuto immaginare un girone infernale ad hoc per queste persone e le loro religioni. Anche l'angelo più bello caduto laggiù, di fronte a tanto orrore, vorrebbe ripensarci.
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