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E alla fine arrivò la serata dei Backstreet Boys. I cinque ragazzi statunitensi, stasera alle 20.45 su Italia Uno, sono gli ospiti d' onore nella penultima puntata del Festivalbar, registrata a Lignano la settimana scorsa. In attesa del gran finale del 4 settembre a Verona, in Arena (biglietti in vendita da oggi nei "Box office", a partire da 30mila lire), per Andrea Salvetti è già il momento di tirare le somme del lavoro sin qui svolto. E sono somme decisamente in attivo, sia dal punto di vista numerico (anche 4milioni e mezzo di spettatori, con uno share medio del 19 % e 4 serate su 6 "vinte") sia da quello tecnico artistico (i 250mila di Prato della Valle a Padova e un cast "stellare" per ogni puntata). Dulcis in fundo, le due "compilation", "Blu" e "Rossa", hanno venduto ben 530mila copie, per un totale di 1milione e 60mila "pezzi", contro per esempio le 130mila copie dell' analogo prodotto per il Festival di Sanremo.
Ecco allora il significato dell' incontro di ieri, alla presenza del direttore Mediaset Pasquinelli, ma senza i due "eroi delle piazze" Marcuzzi e Fiorello, giustamente in vacanza. Un successo, dicevamo, che verrà ulteriormente amplificato nella serata di Verona, con le esibizioni "Live" di Red Hot Chili Peppers e Offsprings che, dopo lo show in Arena, voleranno in elicottero a Bologna dove li attende un intero concerto. Con loro ci saranno tutti i "Big" dell' estate, compresi Jovanotti, Pino Daniele, Zucchero, Biagio Antonacci, Alex Britti, Skunk Anansie, Anngun, Geri Halliwell e molti altri. Confermati al 99% anche i Litfiba, "papabili" per uno dei cinque premi previsti: "singolo", "album", "rivelazione", "internazionale" e "Arena d' oro", ultima creatura da papà Vittorio.
<La verità - esordisce Andrea - è che sento ancora vicino mio padre Vittorio. E sono convinto che , dovunque sia, mi guardi e sorrida, contento. La sera del "galà" di Padova, per esempio, la luna è comparasa in cielo all' inizio dello show, ed è stata avvolta dalle nuvole solo alla fine. Mi piace pensare che non sia stato un caso, ma che papà, nelle maniera in cui gli è permesso, mi dia una mano da lassù. Non è solo retorica. So io cosa ho provato, con la mia famiglia, di sofferenza e responsabilità, l' inverno scorso, al momento di ufficializzare la decisione di cointinuare il Festivalbar, dopo le tante illazioni e cattiverie girate nell' ambiente, sul futuro della manifestazione. Anche se non è ancora finita, ringrazio tutto il magnifico staff che ha dato continuità a quello che per mio padre ha significato 35 anni di vita>.
Bruno Marzi
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