Oh colonnina, colonnina storna...

Pubblicato il 10 settembre 2025 alle ore 14:21
Parliamo di ospedali. Non mi riferisco alle liste d'attesa di mesi (se va bene) o alle immancabili disfunzioni di un sistema sempre al collasso ma ancora funzionante sotto la buona stella di chi ci lavora tra mille sacrifici. Lo so perché ho vissuto sia la professionalità sia l'abnegazione sulla mia pelle. La Regione Lombardia ha sempre cercato di appuntare sullo stemma legaiolo la stellina di meritò per una Sanità regionale efficiente, ma molto a macchia di leopardo e tantissimo sulle spalle del "più o meno privato" dai costi molto pubblici. Un casino, insomma.
L'ospedale NIguarda di Milano conta numerose eccellenze in campo diagnostico e nella ricerca pura. Un vanto insomma. Ci accompagno mia moglie diverse volte all'anno per controlli e visite di routine. Parcheggio quindi nell'apposito spazio a fianco dell'ingresso principale. A pagamento ma "calmierato". Da circa due anni l'ultima fila esterna è occupata da venticinque (più o meno) colonnine di ricarica elettrica (nella foto ne vedete una parte). Che bello! Per puro scrupolo ho provato a collegarmi più volte e con vari sistemi: Plenitude, EvWay, NextCharge. Nessuno funzionante o, per meglio dire, le colonnine sono accese ma prive di accesso a qualsiasi circuito diffuso di pagamento delle ricariche. Inutili, insomma. Ecco come appariva la fila "elettrica" stamattina, 10 settembre 2025. In altre circostanze, e in altri nosocomi, la cosa mi ha fatto incazzare, ma evidentemente al glorioso Niguarda una semplice tecnologia di servizio non viene presa nemmeno in considerazione. I soldi sono stati spesi, le colonnine installate e attivate, ma questa merda di burocrazia legaiola fumina non è capace di allacciare, metaforicamente e realmente, la spina. Avete presente le continue lamentele sull'assenza di punti di ricarica? Puttanate. Ricaricare un'auto EV in Italia è semplice e comodo, se funziona. Aggiungo che in un ospedale così importante la ricarica "lenta" a 22 Kw dovrebbe essere gratuita come nei supermercati. I fruitori ci sono e numerosi. Se le cose funzionassero. Penso alle persone in visita lunga con parenti e amici cronici, e mille altre ragioni che si spiegano con un arrivo magari trafelato in ospedale e una riserva di carica scarsa.
Una schifezza, insomma, che va avanti da oltre due anni. Fanno bene a percheggiare lì anche senza un'elettrica. Quando, tra breve, l'avranno, però, "l'auto a pile", i lombardi saranno molto ma molto arrabbiati col presidente Nosferatu e la sua truppa (o trippa?).

 

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