Festivalbar in tv con successo e star Il Gazzettino 1994

Pubblicato il 13 settembre 2025 alle ore 00:01

Milano
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Stasera, alle 20.30, su Italia Uno, va in onda la seconda puntata di "Festivalbar '94", registrata la settimana scorsa ad Ascoli Piceno, nella storica piazza del Popolo. Presentano Federica Panicucci e Amadeus, con ospiti di gran richiamo, a partire da Renzo Arbore con l'Orchestra Italiana, Gino Paoli, Luca Barbarossa, Paolo Vallesi e Laura Pausini, Amedeo Minghi e Miguel Bosè, Corona, Ice-mc, Tori Amos e i Roxette. Ci sarà anche il "carinissimo, bellissimo, gentilissimo" Marco Milano, di "Mai dire gol" nella veste di cantante, con "Mandi mandi", sigla di chiusura della trasmissione. Martedì scorso, lo spettacolo organizzato da Vittorio e Andrea Salvetti ha ottenuto il record di ascolto, con una media di cinque milioni e mezzo di telespettatori, che sta a significare "punte" di sette, otto milioni, tenendo a distanza anche il commissario Sarti, protagonista della serata su Raidue.
Due notizie di attualità riguardano gli ospiti stranieri della serata. Marie Frederiksson, cantante del duo svedese dei Roxette (l'altro è Per Gessle) ha sposato Mikael Boylos, da cui ha già avuto una figlia di un anno, Inez Josefin. La cerimonia è avvenuta in forma strettamente privata a Oester Lyngby, in Svezia. I maligni riportano che, al rito, non ha assistito proprio il trentottenne partner artistico di Marie che, per contro, l'anno scorso era presente al matrimonio di Per con la modella Aasa Nordin.
Meno "gossip", e sicuramente gradito, il riconoscimento che Tori Amos, la bella e rossa cantautrice statunitense, ha ricevuto la scorsa settimana. Si tratta del "Visionary award" (un premio per chi crede nei sogni, come la pace e la giustizia) datole dal Centro di crisi contro la violenza del distretto di Columbia, Usa. Il premio le è stato assegnato per il costante impegno artistico e personale nei confronti delle vittime di violenza, sfociato nella canzone "Me and a gun" ("Io e una pistola").
Tori Amos, che riceve centinaia di lettere da parte di vittime della violenza, è stata a sua volta assalita sessualmente all'età di 16 anni - a quell'episodio si riferisce la canzone -
e, da parte sua, consiglia alle persone che le scrivono di denunciare il fatto, e di non trattenere le emozioni dentro di sè.
Bruno Marzi

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