So che la morte di Ace Frehley (Paul Daniel Frehley) a 74 anni, pare per una banale caduta nel suo studio di registrazione che lo ha portato al coma irreversibile, non è un lutto solo per la sua famiglia, gli amici e l'intera "Kiss Army" mondiale, ma anche per una cara amica e collega, che della band statunitense conosceva tutto, aveva visto centinaia di spettacoli in mezzo mondo, e ai cui componenti era ed è legata da sincera e affettuosa amicizia. Parlo ovviamente della Barbarella Caserta a cui mando un abbracccio.
Il mondo della musica rock è strano, perché capita che possano nascere comunioni esistenziali molto solide, amicizie che sembrano casuali ma non lo sono. E' successo anche a me (parlo degli stranieri) con Bryan Adams, Bruce Dikinson (legati anche dalla scherma) e diversi altri, che tralascio per brevità e anche perché qualcuno non c'è più. Nel caso dei Kiss si tratta di musicisti grati di quello che hanno dato e avuto professionalmente e umanamente. Spesso erroneamente considerati da alcuni saccenti maestrini del giornalismo come al limite inferiore del mondo del rock, e tendenti al glam, i Kiss per contro si sono sempre dimostrati potenti, sinceri, sicuramente tendenti all' iconoclastìa. Il che è un bene ovviamente.
I Kiss sono anche i più giovani tra i "vecchi" del rock, quindi la morte sfigatissima di Ace, socio fondatore della band nel 1973, fa doppiamente male, anche perché coincide con l'abbandono delle scene live di SImmons e Soci. La foto sotto è ancora in fase di restauro. Le più belle di quel set, come sempre, sono sparite da tempo chissà dove. E' comunque una rarità. Conferenza stampa del 2 settembre 1980 al velodromo Vigorelli di Milano. Barbara era ancora all'asilo... O quasi.
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