David Gilmour intervista online Il Gazzettino 2000

Pubblicato il 25 ottobre 2025 alle ore 12:11

Milano
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"Nel corso dell' ultimo tour avevamo intenzione di suonare sotto le piramidi, in Egitto, e anche in Israele, ma poi le difficoltà erano enormi e desistemmo", racconta il chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour, rispondendo alle domande "telematiche" dei fan. Su Internet, allora: per prima cosa. Se da una parte i vertici della Casa discografica dei Pink Floyd sono terrorizzati dal timore che brani dec nuovo cd live di "The Wall" finiscano in Rete anzitempo, dall' altra è proprio una mega-chat in due puntate di MSN, il network virtuale di Mircosoft, a proporre le interviste a David Gilmour prima e Roger Waters poi.
Ecco i punti salienti dei due lunghi interventi. Gilmour: "Non uso molto Internet, anche se di recente lo utilizzo sempre di più. Di sicuro non avevo mai partecipato a una chat! Un video dei concerti di vent' anni fa? Fu tutto registrato, e Roger ha il materiale, che però non ci sembra di buona qualità. Vedremo di migliorarla con le nuove tecnologie digitali e grafiche e poi si vedrà". Il recente lavoro con Mc Cartney per il disco rock and roll? "Me lo aveva chiesto molto tempo fa. Non so se farà altro del genere. Essere stato per una sera un beatle al "Cavern" è stato indimenticabile!".
"I momenti belli di "The Wall" sono stati molti, all' interno di un' operazione di alto livello. Ricordo quando suonavo in cima al muro... Il seguito di "The Division Bell"? Attualmente non abbiamo progetti per un disco o un tour dei Pink Floyd. Io stesso sono ritornato in uno studio dopo molto tempo": Arrivano le domande dei fan, sullo stile di chitarra, sugli studi Abbey Road, e sulla scelta di Bob geldof per il film "The Wall". "Non lo scelsi io come interprete ma il regista Alan Parker. Fu una buona scelta". Raccolte sui PF in uscita, magari con "facciate b" inedite? "Solo un paio di pezzi inediti, come "Vegetable man" sono usciti in bootleg da quando faccio parte della band, mentre "Sream the last scream" è precedente. Non mi opporrei se uscissero in forma migliore".
Su Syd Barret. "Ho parlato un paio di volte con la sorella, e non ho notizie precise. Spero stia bene!". Sul remix "Absolutely ambient" (la sua musica in forma "ambient") Gilmour è categorico: "Non ho ascoltato nulla". Le nuove band? "Radiohead sono grandi, ma non hanno niente a che fare con noi". Un paragone coi Beatles? "Si può fare con tante band. Io mi limito ad essere un loro grande fan! D' altronde, se i miei figli più grandi hanno potuto assistere all' ultimo nostro tour, i più piccoli... preferiscono i Beatles". Sul suo arrivo nella band, negli anni Settanta: "Ero considerato "il ragazzino nuovo" solo perché avevo qualche anno in meno degli altri. Le mie idee musicali, però, vennero prese subito sul serio! A quei tempi, con i primi soldi pensai ad acquistare strumenti musicali e a sopravvivere!". Da dove arriva l' ispirazione? "Dalla mia vita, dall' amore, dai figli".
Roger Waters, il bassista che nel '90 realizzò una versione ampliata di "The Wall" a Berlino, in Postdammerplatz, con tantissime rockstar impegnate, ha risposto alla chat di MSN dal suo buen retiro delle Barbados, la sera del 13 marzo. "Internet è veramente eccitante. Ho appena terminato una ricerca per trovare una lettera francese, scritta durante il periodo della Rivoluzione da Luigi XVI a suo cugino Carlo IV di Spagna... ". Ci sono voci su una versione di "The Wall" a Broadway-West End... "E' vero - replica Waters - è nelle intenzioni e qualcosa sta succedendo... Mi è stato chiesto di eseguire una versione limitata dello spettacolo in America, il 4 luglio a Indianapolis. Ho aderito perché si tratterà di un concerto gratuito".
"Ho registrato 40 minuti di musica nuova a Nassau con la mia band e andrò in tour dal 2 giugno. Ho chiamato anche David per suonare nel disco, con grande piacere!", ha risposto alle numerose domande sul suo ritorno in scena. Waters confessa una predilezione per Randy Newman, meno per i bootleg sui PF. Radiohead? Non li conosco molto bene... Amo la musica classica, che ovviamente ha ispirato la mia maniera di comporre. Ascolto Puccini e Brahms". Si ripetono un po', insomma, le domande dei fan, e vi evitiamo quelle più scontate. "Credo che i concept-album siano ancora attuali, e non solo legati al "pop". Penso ai concetti della Morte e del Caos, che sono presenti nella musica dei Pink Floyd. Recentemente sono stato a Parigi per registrare una versione classica della mia opera "Ca ira", che però non porterò in scena, per adesso".
Gli chiedono se crede in Dio e nella sua organizzazione del nostro destino. "No, non credo nel Fato - risponde - e penso che dalla storia del Mondo si evinca che fuori di qui ci deve essere qualcosa di più di quello che vediamo. Quando dico "fuori di qui" penso anche a qualcosa dentro di noi... ". "Vorrei che fossi qui", insomma. L' influenza della droga nella musica dei PF negli anni Sessanta? Conclude Waters; "No, penso che l' alcool, per esempio, porti solo alla disistima di se stessi. Si dice. "Il bene è nella moderazione". E' vero che molte droghe possono uccidere, e questo stato ha anche contribuito a scrivere buone canzoni... ".
Bruno Marzi

 

La mia fotografia di commento è precedente di diversi anni a questo episodio, ed è stata realizzata durante la mia intervista milanese a Gilmour, che troverò sicuramente.

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