Gerardina Trovato intervista Il Gazzettino 1994

Pubblicato il 16 novembre 2025 alle ore 23:10

Milano
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Per tutti è solo Gerry, anche se è oramai una diva della canzone. Un anno vissuto deliziosamente, e Gerardina Trovato si trova in cima alla torre. Quarta al recente Festival di Sanremo, la ventiseienne ragazza siciliana pubblica un album, "Non è un film", che segue il percorso logico dell' omonimo brano presentato in gara. Accanto a lei, Caterina Caselli, nella veste oramai consolidata di discografica, si riempie di orgoglio. Gerry, a sua volta, si ritiene fortunata per l'incontro: "Per la verità, nessun discografico mi ha mai rifiutato un contratto, negli anni scorsi. Il problema era un altro: tutti, eccetto, Caterina, pretendevano che cambiassi, sia come aspetto sia nella musica!".
"Come si fa ad imbrigliare una forza della natura?", replica Caterina. Già: forte, ostinata, un po' rancorosa ("I miei compagni di scuola mi hanno fatto soffrire. Oggi vendono da me con i figli per chiedere l'autografo... ") Gerardina esprime nella musica i sentimenti che ha dentro sè: "Ho tante storie ancora da raccontare! Sono una persona normale che parla di cose vere... ".
L'album è bello, prodotto da Celso Valli, dopo la prima esperienza con Mauro Malavasi. "Avevo voglia di suoni veri, dopo le meraviglie elettroniche di Mauro", ci spiega. I temi sono autobiografici, ma anche generali: l'amore, la morte vista da una bambina, l'amicizia, la guerra. Le mini-polemiche, all'indomani del video di Oliviero Toscani, che ritrae Gerry in mezzo alle immagini vere della Bosnia insanguinata, hanno coinciso con una dichiarazione "estorta" da un collega a Vecchioni, il quale dubitava della correttezza e sincerità dell'intera operazione.
"Ma se sono stata male per giorni, dopo aver fatto il video! Anche a Sanremo, non è stato facile come l'anno scorso, con "Ma non è la mia città". La prima volta, avevo la forza dell'incoscienza, appollaiata sul "famoso" cubo su cui mi aveva spinto Caterina, al grido di: "Spacca tutto!". Da non credere: lei, così perbene! Quest'anno, invece, mi sono ritrovata a piangere come una fontana, sulla spalla della Pausini... ".
Bruno Marzi

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