Riporre la spada nella roccia FB 2024

Pubblicato il 24 novembre 2025 alle ore 11:39

Stamane ho seguito un interessante dibattito a forza di commenti pro (molti) e contro (pochi) in riferimento al film "Excalibur" di John Boorman (1981). Spesso il cinema ha mitizzato una storia epica (nel caso del mito di re Artù) cercando indirettamente collegamenti reali, utopici o primordiali. La casistica è appunto ampia, ma faccio riferimento a pochi titoli pregnanti. Il primo è di sicuro "Alexander Nevsky" (1938) di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn (è scritto così) con le musiche epiche di Sergej Sergeevič Prokof'ev. L'epica rivoluzionaria sovietica nell'immagine del principe condottiero. La battaglia sul ghiaccio spiega tutto. Citerei anche "El Cid" (Campeador) con Charlton Heston, Sophia Loren e Raf Vallone (1961) con la epica scena finale del Cid già morto ma issato sul cavallo per spronare l'esercito alla vittoria. Tornando al periodo di "Excalibur", cito l'ottimo "Ladyhawke" di Richerd Donner (1985) con una bellissima e romantica Michelle Pfeiffer, una carismatico Rutger Hauer e un giovane Mattew Broderick, bravissimo. Colmo una lacuna, per distrazione colpevole. "Highlander" di Russell Mulcahy (1986) con le incredibili e sofisticate musiche dei Queen (più Michael Kamen) e un Christopher Lambert adatto alla parte, Sean Connery in un super cameo e un villain di grande livello come Clancy Brown. Pare che nel 2025 ripartirà la saga con nuovi telefilm. Questi film hanno tutti un idem sentire e attori eccellenti, in certi casi ancora poco noti come Liam Neeson in "Excalibur". Potrei citare molto altro, come le declinazioni dai fumetti ("Conan"), ma mi fermo qui perché il concetto è chiaro e gli esempi calzanti.

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