Quarto Grado tossico

Pubblicato il 12 dicembre 2025 alle ore 23:29
Come sapete, io e mia moglie ci appassioniamo agli sviluppi delle vicende di Garlasco sia per una civile indignazione nei confronti del pessimo lavoro degli inquirenti nel 2007 sia per una malcelata voglia di vera giustizia nei confronti della vittima e di un detenuto, Alberto Stasi, che ogni giorno di più si dimostra essere a sua volta appunto anch'egli una vittima e non un carnefice. Di riflesso, la speranza è che l'arma dei Carabinieri, nel caso specifico e con personaggi discutibili, riacquisti quella dignità e rispetto che la vicenda ha certamente corrotto nell'opinione pubblica.
Molte persone la vedono come noi, e voi. Io, poi, ho già espresso una tristissima sensazione di marciume, forse nemmeno esente da suggestioni complottiste, se non settarie o forse "compassate". Sono in molti a pensarlo. La gente comune forse tende più a semplificare. Gli inquirenti di Pavia e Brescia tirano diritto.
Tutte le trasmissioni televisive si occupano della cosa, con più o meno serietà ed equilibrio. Sono nati dei nuovi personaggi, come il mitico Carmelo di "Ignoto X". Stasera, quasi per caso, ho avuto un senso di nausea seguendo "Quarto Grado" su Retequattro, la televisione di Destra di Mediaset da sempre. Dopo un po' ho deciso di spostarmi al desk e scrivere la mia rabbia civile.
Nel caso specifico, però, non si tratta di critica prettamente politica ai contenuti, ma di giornalismo viziato dall'obbligo di fare rissa, caciara e sostegno a tesi fantascientifiche. Non si può parlare per un ora di quando Alberto Stasi ha bevuto l'Estathé. Se la sera prima o nel momento in cui avrebbe ucciso la sua fidanzata. La cosa più triste è stata però vedere un generale dei Carabinieri, già comandante dei Ris di Parma, alzarsi per minacciare fisicamente una avvocato che lo contestava. Parlo di Garofano e del legale di Lovati, il fumino Fabrizio Gallo, spesso però nel giusto.
Scene di bassa televisione, e rispetto verso personaggi pubblici delle Istituzioni che cade alle ginocchia. Anyway, il 18 dicembre è vicino. Incidente Probatorio docet...
Troverete di certo in Rete il video del fatal momento, ma è tutta la baracca condotta da Gianluigi Nuzzi a traballare. Troppi "opinionisti" sono faziosi all'estremo, e dimostrano di seguire un copione poco serio per un caso di omicidio. Il bravo direttore Brindani era in preda di forti venti contrari. Il canovaccio è quello di resistere sullo Stasi colpevole "passato in giudicato": Una frase che alla lunga fa venire sia i brividi sia la nausea.
Stanno facendo pessima figura non tanto i difensori di Sempio, che fanno il loro mestiere, in balia di una mare forza sette. Sono i rappresentanti della famiglia Poggi che, anche negando le nuove evidenze, fanno muro forse in difesa di Marco, fratello di Chiara, che sicuramente conosce molte cose.

 

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.