In leggero ritardo ma con sentimento: per Pino (quello di Napoli) FB 2025

Pubblicato il 1 agosto 2025 alle ore 23:01

So che a volte mi ripeto, ma anche il rapporto personale con Pino Daniele è stato stretto e simpatico. Mi è testimone tra gli altri Enrico Rovelli, che non lo lasciò mai solo, specialmente dopo quella serata a Sanremo nella primavera del 1989, poco dopo la Night of the Guitars, che vidi a Milano (foto dell'insieme mitica). Pino si sentì male sul palco, e fu condotto prima a Milano, poi in una clinica nell'hinterland per tre bypass. Lo vidi una decina di giorni dopo alla Kono, la Società di Rovelli, che girava con a tracolla la macchinetta Holzer. Mi raccontò cosa aveva ripreso a fare, ed era contento. Mi disse che riusciva a suonare, e anche a cantare. E poi un'altra cosa che non si può dire ma di cui andava fiero... Fece un tour da seduto mesi dopo con una splendida chitarra solid state artigianale (si vede in un paio di foto) che gli aveva regalato Enrico, e che se non ricordo male costava più di otto milioni di lire... Il resto della storia è triste, con altri interventi, altri bypass, e una diagnosi sfavorevole. E quell'ultima apparizione al freddo per la serata di capodanno di Raiuno. Se, se, se. Se avesse dato retta alla moglie - questo mi hanno riferito - l'ambulanza lo avrebbe portato al Pronto Soccorso di Grosseto, e forse avrebbero bloccato il malore (si dice così) fatale. Ma lui decise che voleva essere portato a Roma dal suo cardiologo... So altre cose che però vi evito, e vi alleggerisco con una immagine più che storica.

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