In Italia conosciamo la serie come "Delitti ai Tropici" (Retequattro presentò la prima stagione come "Delitti ai Caraibi" o "Deadly Tropics". Vabbè... ) e attualmente Sky manda in onda la quinta stagione, di sei finora registrate. E' il contraltare francese della ancor più lunga "Death in Paradise" ("Delitti in Paradiso", co-produzione anglo-francese di tredici stagioni e una quattordicesima in arrivo) girata nell'Isola di Guadalupa, nelle Piccole Antille, nella inventata località di Sainte Marie. Solo pochi interpreti sono rimasti gli stessi fino ad oggi. Se nella serie più longeva cambiano gli ispettori in arrivo dall'Inghilterra con tic e pregiudizi, nella sempre tropicale Martinica, a Fort-de-France (quello vero) le protagoniste (bravissime, va detto) sono sempre le due poliziotte e amiche Mélissa Sainte-Rose (Sonia Rolland, 44 anni, ex Miss Francia 2000 di statuaria bellezza) e Gaëlle Crivelli, vulcanica sciupa uomini (Béatrice de la Boulaye, 44 anni, comica e regista). Per dirla con termine accettato dalla Crusca (credo): due milfone poliziotte intelligenti e simpatiche. Aggiornamento: andata in onda la sesta serie e terminate le riprese della settima...
Il fattore che accumuna le due serie è infatti la simpatia e un umorismo tagliente; oltre ai valori della cultura interrazziale creola e una discreta dose di spiritismo. Chi conosce le serie sa di che cosa parlo. Quello che invece non sempre sembra apparire in superficie è la qualità del prodotto televisivo. I francesi sono più bravi di noi, in questo. Se aggiungiamo il fascino di posti assolutamente meravigliosi (tra i pochi che vorrei vedere prima di essere decrepito) ecco che si capisce il successo anche da noi.
Chi ha Sky o analoghi può dare una logica e una consecuctio a quello che dico. Per il resto, Rai e Affini detengono sì i diritti delle serie (numerose) di qualità ma autarticamente preferiscono sempre dare risalto solo alla produzione nazionale, spesso infelice.
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