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Ciclicamente, il rock australiano bussa al mercato europeo, proponendo "pacchetti" di artisti da noi sconosciuti, ma di ottima qualità media. Anni fa toccò alla Sony (ancora CBS) con artisti come Midnight Oil e Noiseworks; ora è la volta della BMG con l'etichetta Mushroom, detentrice di artisti come i Rockmelons, l'aborigeno Archie Roach e i Frente! (con il punto esclamativo). Per l'occasione, sul rovente palco dello Shocking, si è esibito Jimmy Barnes, punta di diamante del nuovo movimento rock, di cui, d'ora in poi, sarà possibile reperire i dischi, a partire dai recenti "Flesh and wood" e "Heat". Con lui, una "calda" band, con tanto di corista nera, ha picchiato duro per un'ora e mezza, con il malcelato scopo di proporre una specie di "E street band" con effetto boomerang, o qualcosa del genere.
Simpatico, ruspante al punto giusto, Barnes non è quel "miracolo" da alcuni annunciato, ma sicuramente è un ottimo mestierante, con buone canzoni ben scritte, e notevole "groove" in concerto. Di questi tempi, è abbastanza. "Da noi, in Australia, c'} la possibilità di suonare dappertutto - ci spiega - e, di conseguenza, le rock band prolificano. Saranno i grandi spazi, il coagulo di diverse etnie - con tanti italiani - ma c'è sempre tanta energia, musicisti di qualità, e una gran voglia di divertire e divertirsi. Alla fine, insomma, si finisce tutti con le gambe sotto il tavolo, ubriachi persi!".
Va detto, chiaramente, che, dai tempi degli Easybeats di "Friday on my mind"(poi Flash and the Pan, con il più vecchio dei fratelli Young) e dei Bee Gees degli anni Sessanta, per poi continuare con gli Ac/Dc, trattasi comunque di giovani inglesi immigrati nel Nuovissimo continente con i genitori, in tempi relativamente recenti. Ergo, la "matrice" artistica si sente chiaramente. Di suo, il rock australiano, anche con il recente successo degli Inxs, ci mette un po' di curiosità, fantasia e creatività in più.
B.M.
Anche in questo caso, immagine non mia, in attesa degli scavi archeologici...
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