Nei giorni scorsi ho pubblicato un post su cosa voleva dire in Usa la paura della bomba atomica tra la popolazione, a partire dai bambini a scuola che, per salvarsi, dovevano nascondersi sotto i banchi...
Oggi a "L'aria che tira" su La7 è apparso il tabellone con gli ordigni nucleari sparsi nel Mondo (quello postato è de' L'Avvenire)
e forse per la prima volta ho visto apparire in elanco Israele, con novanta ordigni (chi dice 180 ma molti obsoleti).
Vive la différence, allora. E' un po' come la faccenda del "turista" franco-israeliano presunto minacciato o forse no. Cosa gli frega dare capocciate e pugni ai palestinesi se ha la bombona? Ecco, l'antico pregiudizio degli anni Quaranta-Cinquanta, è ancora in giro "come deterrente", come se fosse il Raid per gli scarafaggi...
E, guarda caso, oggi ottanta anni fa, il bombardiere Usa "Enola Gay" buttava su Hiroshima (tre giorni dopo a Nagasaki) la prima bomba atomica, di potenza risibile rispetto a quelle di oggi. Sappiamo cosa è successo ma non abbiamo imparato nulla. Permettiamo - noi Società "incivile" e sorda - che gli orrori continuino nel Mondo, e che pazzi sanguinari si diano da fare a Gaza e in Ucraina. Roba normale: non la bomba atomica...
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