Juri Camisasca intervista Il Gazzettino 1999

Pubblicato il 8 agosto 2025 alle ore 15:05

ilano
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L' ultima volta lo avevamo visto duettare con Milva, dal vivo nel tour della Rossa di qualche anno fa. Juri Camisasca era appena uscito dal convento del frosinate in cui si era rinchiuso da anni. Personaggio più unico che raro, Camisasca è in qualche maniera l' alter ego di Franco Battiato. I Due, che vivono a poche centinaia di metri di distanza sulle pendici dell' Etna, vantano un' amicizia trentennale. Battiato pubblicava "Pollution" e "Fetus" e Camisasca lo accompagnava in tour nel '71 cantando di un "amore con il ragno" e altre cose del genere. Più prosaicamente, ecco adesso arrivare un nuovo cd di Juri, "Arcano enigma", prodotto da Battiato e registrato con la collaborazione fattiva dei Bluvertigo, nelle vesti di strumentisti di lusso.
<Appena uscito dal convento - spiega Camisasca - avevo le idee un po' confuse sul da farsi. Ne venne fuori un disco "subìto passivamente". Questo, invece, è pieno di suoni più "tangenziali" e quasi rock, con l' aiuto dei Bluvertigo, che sono molto bravi e creativi. Morgan è un ragazzo pieno di spunti interessanti, abbiamo anche la vorato sulle ritmiche e sulle chitarre, appunto. Il brano di punta, "L' evidenza di un amore", è gradevole anche orecchiabile. Ho deciso di aprirmi di più verso il prossimo, utilizzando anche l' ironia, come in "Zodiaco", dove tratto scherzando il problema della manìa per gli oroscopi, o "Vegetarian song", che è una maniera diversa di parlare di un argomento per me serissimo come l' estinzione di certe razze di animali e dell' etica vegetariana; senza però rinunciare a una certa leggerezza di fondo>.
All' incontro, svoltosi in un noto ristorante milanese, c'è anche Franco Battiato. Terminato il tour nei palasport, proposto all' Accademia di Santa Cecilia, con risultati interlocutori, il prologo al suo nuovo lavoro operistico, Battiato si ritaglia il ruolo di "produttore amico" per Juri. <Beh, alla fine siamo decisamente simili. Stesse radici musicali, simili gusti e uguale voglia di esplorare mondi nuovi>, ci dice con estrema sintesi. Poi racconta di una proposta rifiutata per la colonna sonora di un importante film americano con John Malkovich e Willem Dafoe (<Il suo è un ruolo da Oscar>, ci dice) e della sua grande soddisfazione per l' apprezzamento della critica non come musicista ma come pittore.
Camisasca, che nel nuovo cd fa un vero e proprio viaggio introspettivo, con citazioni da Sant' Agostino e brani in latino, ci dice come ha trascorso gli ultimi anni: <Dopo Milva ho continuato a scrivere canzoni, facendo saltuariamente spettacoli musicali con un coro di sessanta-settanta persone, due tastieristi, più il sottoscritto con un armonium indiano. Alterno le mie canzoni ai canti gregoriani, proposti in maniera originale ed emozionale, con i suni dell' elettronica che si sovrappongono al fascino antico del "canone">. Nessun tour da popstar, quindi, ma, cardiamo, un' interessenza ancora più consistente nel lavoro dell' amico Battiato, e viceversa.
Bruno Marzi

 

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