Verrà, verrà il Giorno del Vaffanculo. Ne parlavano spesso i cantautori: Dalla, Masini, De André, Ivan Graziani e molti altri. Chi in maniera esplicita, chi più ironicamente. Il "Vaffaday", che poco o nulla ha a che fare con Grillo, sarà bello e luminoso, con l'aria frizzante, rumori di natura in movimento, ma sobri. Poi, noi saremo sul fianco di una via, tipo i Fori Imperiali il 2 Giugno, e nel mezzo passeranno, senza soluzione di continuità, tutte quelle merde di persone che a vario titolo ci rovinano la vita. I politici saranno accanto ai mafiosi; gli assassini assieme alle loro vittime assatanate. Per Netanyahu, Putin, Trump e i loro amici, ci sarà un trattamento speciale: saranno circondati dai bambini che hanno ucciso, dalle loro madri, e anche dai loro sogni infranti. Dopo di loro verranno i miliardari: tutti colpevoli. E i preti pedofili assieme a chi li protegge. E dietro di loro gli estremisti religiosi, in un continuo ballo su pietre roventi (un po' di DIvina Commedia non guasta). Gli assassini di mogli e fidanzate si uccideranno tra di loro. E poi, come un fiume in piena, arriveranno i pubblici funzionari, i giudici corrotti o solo ignoranti, i burocrati inneggianti alla Legge, con la Legge dietro di loro che li prende a mazzate. Poi ci saranno i poveri e gli umili del mondo, senza colpe ma solo con la voglia di essere, per una volta, protagonisti di qualcosa. Questo è solo parte dello schieramento che ricordo. Noi, vittime di ogni tipo, saremo sui lati, orgogliosi della nostra stupida onestà, mentre colleghi giornalisti leccaculo saranno lì pronti a prenderci in giro. Poveri illusi. E la giornata, al tramonto, sarà rosea e foriera di buone cose. Forse.
Poi, pizza, carbonara e fiorentina assieme sono esplose, e mi sono per fortuna svegliato.
Dal Financial Times il disegno
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