 
                    Ascoli Piceno
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L'unica suspence al Festivalbar ci arriva dal furto di un paio di abiti di scena della Panicucci. Sono abiti coloratissimi, con gonna e fuseaux, inconfondibili. Per la bella e lungochiomata Federica, insomma, siamo già al feticcio... Ieri sera è stata registrata la seconda puntata dello spettacolo organizzato da Vittorio e Andrea Salvetti; andrà in onda martedì 7 giugno, alle 20.30 su Italia Uno.
Se la prima puntata, quella che vedremo domani sera in tivù, Dalla e collegamento con il "Trio" a parte, è stata il trionfo di Fiorello, con tanto di duetti e scenette fuori registrazione (da non perdere, invece, un "congiuntivo" palesemente sbagliato da un emozionato Amadeus, e il finale con Salvetti "obbligato" a calcare un cappello con la coda alla Fiorello... Blob) ieri sera lo show ha puntato sul nome nuovo di Marco Milano, quello di "Mai dire gol", che ha pure cantato "Mandi mandi", sigla di coda della puntata.
E' tornato al suo pubblico Luca Barbarossa, mentre, dopo l'intermezzo dance di Corona con "The rhythm of the night", è Paolo Vallesi, "Non mi tradire", ad aprire la lunga sequela di big italiani: Laura Pausini con "Gente" (domani sara in concerto al Palatenda di Vicenza), Gino Paoli con "Gorilla al sole", e Renzo Arbore, più tutta l'Orchestra Italiana, con "L'hai voluto te". Arbore, il secondo "sfizio" di Salvetti, dopo la presenza l'altra sera di Dalla, ma la piazza era "tiepidina", ha sicuramente saputo gigioneggiare da par suo, potendo contare anche sulla presenza della brava Francesca Schiavo.
Il Festivalbar ha riportato in Italia anche i Roxette, con "Sleeping in my car": un duo che da noi non è famosissimo, ma in tutta Europa detiene i record di vendita e popolarità. Che dire poi del ritorno di Miguel Bosè con, appunto, "Se tu non torni" e l'esibizione di Ice Mc con "Think about the way". Con la "compressione" delle pubblicità in "nicchie" precostruite, la trasmissione musicale ha guadagnato in ritmo, grazie anche a una conduzione pulita e lineare da parte dei presentatori, quasi mai sopra le righe.
Così, passano indolori anche Amedeo Minghi (un "carico" mica da poco... ) con "Mio sole mio" e l'incredibile Tori Amos di "Cornflake girl", che ha bissato il successo di suono e immagine ottenuto la sera prima da Bjork, l'antidiva islandese dal carattere dolcissimo, che gira il mondo con il piccolo figlio sempre al seguito. Passano serafiche anche le cinque modelle di "Look of the year", tanto per riposare la vista, e tutto il contorno sfavillante della più amata tra le trasmissioni musicali dell'estate. Quest'anno, in più, c'è l'estrema rapidità delle registrazioni a rendere ancora più "normale" il clima della piazza, con il "tutti a casa" alle 22.30. Con buona pace di Papa Paolo III, che, da una nicchia del Palazzo del Popolo, benediva amabilmente le innocue fatuità di Nostra Signora Televisione Commerciale. Amen.
Bruno Marzi
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