I Giovani del Festival di Sanremo Il Gazzettino 2004

Pubblicato il 14 settembre 2025 alle ore 00:07

Milano, febbraio.
Uno zio con la passione per la musica, un incidente sfiorato, i genitori come primi fans. E, così, con un po' di fortuna, si può arrivare sul palco musicale più famoso del Mondo. E' il caso di Simone, esordiente "vero" al prossimo Festival di Sanremo con la canzone "E' stato tanto tempo fa" per l' etichetta discografica di Vasco Rossi "Bollicine". <Nessuna raccomandazione però - tiene a precisare - anche se qualcuno lo ha scritto tanto per fare il nome di Vasco, che odia i raccomandati e che ci è rimasto un po' male... >.
Simone, che di cognome fa Tomassini e vive in un paesino vicino a Como, Vertemate con Minoprio, ha ventotto anni e suona dall' età di otto, <Da quando zio Marino, che aveva un locale a Cantù e che purtroppo è mancato da qualche anno - spiega - mi regalò una "tastierina" musicale, una di quelle per far suonare i bambini, e che conservo ancora oggi funzionante. Se oggi sono in viaggio per il Festival lo devo anche a lui. E, se vincessi, sarà per lui il mio primo pensiero>.
Simone è un cantautore dallo stile rock-melodico: un viso simpatico che, a quanto pare, fa girare la testa alle ragazze. Da molti anni suona la chitarra - è mancino - nei locali del Comasco e della Svizzera, dove è molto conosciuto. Tanti provini e tanti sacrifici, ma pochi risultati... fino al giorno in cui, correndo per le strade di Milano, ha "incontrato" il cofano della Mercedes del famoso manager Enrico Rovelli.
<Lui me ne ha dette di tutti i colori... Era molto arrabbiato. Ho avuto lo stesso il coraggio di chiedergli il numero di telefono e poi gli ho fatto ascoltare le mie canzoni. Dopo pochi giorni eravamo da Vasco, che mi subito fatto un contratto per la sua etichetta discografica!>.
Un "grazie" di cuore Simone lo dice non solo ai freni dell' automobile del suo attuale manager ma soprattutto alla sua bella famiglia: <Ho la fortuna di avere dei genitori fantastici che mi hanno sempre supportato, a partire da mia sorella Jessica, che ha 26 anni e fa l' impiegata in una tessitura, da mamma Carla e in particolare da papà Alessio, detto "Staff", perché è il mio più grande fan, mi segue sempre e, cosa non secondaria, mi dà una mano a smontare gli strumenti dopo i concerti. Senza dimenticare nonno Felice, che ha 73 anni e dirige un Centro anziani. Gli ho fatto suonare "Ciao ciao bambina" con l' armonica alla fine del mio album>. Per chi ne vuole sapere di più il nuovo sito Internet è "www.simoneweb.it".
Altra quasi esordiente è la bionda Veruska Pieroni che canta "Un angelo legato a un palo", scritta da Gianni Bella, di cui è cognata nonché in passato corista, e dallo stesso Mogol. <Una bella ragazza dalla bella voce>, ha detto di lei Tony Renis. Già: bella, bella, bella... E con un album all' attivo nel 2002 e una partecipazione l' anno prima al "Disco per l' estate" di Saint Vincent. Se Veruska non avrà un partner musicale sul palco dell' Ariston ma, come del resto farà anche Simone, giocherà da sola le sue carte vincenti, i veneti DB Boulevard, gruppo formato da deejay di Padova e Jesolo, avranno l' onore di essere accompagnati dall' ex bassista dei Rolling Stones Bill Wyman e dai suoi Rhytm'n Kings.
I DB Boulevard sono quasi un mito per i frequentatori delle discoteche di tutto il Mondo. Si chiamano Diego Broggio, Alfred Azzetto e Roxy. I loro album di musica dance si vendono a milioni. La loro prima cantante è stata la ormai famosa Moony, mentre al Festival, dove presentano "Basterà", brano che si annuncia più rock che dance, si affideranno alla voce di Alessio Ventura, che proprio sconosciuto non è. Era il solista dei Dhamm, giovane band romana che si classificò quinta nel 1995 con "Ho bisogno di te", nella categoria "giovani". Insomma, anche loro, proprio "sconosciuti" non sono.
Bruno Marzi

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.