Brava Italia. Ci mancherebbe altro. Una superiorità imbarazzante, malgrado una Bulgaria lussuosa. Il mio racconto è diverso, però. L'arena era zeppa di 15.600 spettatori e spiccioli, più raccomandati. Mai visti tanti italiani, e bulgari, con gli occhi a mandorla! Filippini con maglie, bandiere, maschere di cartone, striscioni e addirittura quadretti personalizzati. Un lavoro grafico pazzesco. Delle due, una. O forse tutt'e due. O copiando la nota fan-manìa giapponese, dai tempi dei Beatles, oppure per mercimonio, sta di fatto che la macchina promozionale di certi eventi "decentrati" parecchio per soldi sia perfetta. Sponsor danarosi e la voglia di fare bella figura. La molte inquadrature del pubblico (ne ho scelta una al volo, anche se imperfetta) rendono bene l'idea. E' diverso per esempio nel tennis. A Pechino o Tokyo (i due tornei di questi giorni) i tifosi sono parenti e amici in trasferta. A Shenzhen, per esempio, gli italiani con famiglia - per ragioni di lavoro - sono parecchi. Ma nelle Filippine... Ecco allora un'arena comunque piena, e i sorridenti italiani e bulgari con gli occhi a mandorla vanno bene comunque.
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