Augusto, e sono 33

Pubblicato il 7 ottobre 2025 alle ore 11:06

Sinceramente, vorrei evitare sempre questi coccodrilli posticipati, che faccio solo per ricordare ai più giovani i grandi personaggi della musica e della cultura (le due cose si intrecciavano spesso) ma l'amicizia con i Nomadi mi spinge a farlo. Aususto Daolio, mancato il 7 ottobre 1992 a 45 anni, era "the voice" e l'anima della band di Modena, quella di "Dio e morto" di Guccini, per capirci. Ancora oggi il fondatore della band, Beppe Carletti, è ben saldo dietro le tastiere, assieme a un mix di vecchi compagni di strada e giovani "new entry". Perché quello dei Nomadi è un messaggio, una maniera di vivere e poi un insieme di canzoni storiche. "Io vagabondo", con il testo di quel "farabutto" di Alberto Salerno, è la canzone più eseguita in assoluto in Italia da sempre. Un inno laico.
L'impegno civile di Augusto (anche splendido pittore) Beppe e compagni l'ho constatato di persona molte volte, quando li seguivo a San Vittore per i carcerati, nelle scuole d'Italia per parlare ai ragazzi di solidarietà e amore, nei concerti per raccogliere quaderni e materiale didattico per gli scolari di Cuba. E mille altre cose, che ho riportato in altrettante immagini. Quella che metto in calce è di una delle ultime apparizioni in tv di Augusto, a RIva del Garda.

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