La vicenda di Garlasco è semplicemente tragicomica. La dottoressa (mi auguro) Roberta Bruzzone non mi è mai stata simpatica. Ormai, se aveva un decoro professionale, lo ha immolato al sacro cazzeggio urlato e volgare della televisione. La "prova regina" è uscita a Ore 14 Sera di due notti fa. Volendo difendere la sentenza in giudicato che condanna Stasi, lei e un altro tizio che si malcela giornalista hanno insistito su aspetti risibili dell'accusa, considerandoli oro colato. Ma ogni tanto la virago del crimine toppa. Specie se ha di fronte un'avvocata brava e preparata come Giada Bocellari, del team che difende Stasi,e che blocca con stile le boutade della criminologa criminosa. Bruzzone spinge sullo Stasi maialone e deviato sessualmente, che guarda immagini porno. Confonde però i titoli giornalistici di allora con le verità legali. E invece, i numerosi profili redatti anche in carcere dimostrano "uno sviluppo psicosessuale normalissimo".
Che, tradotto in vulgata per la Bruzzone, vuol dire che Stasi non aveva una patologia di tipo sessuale che potesse scatenare qualcosa di irrisolto. La verità è molto semplice, e vedo di sintetizzarla, partendo dal fatto che la condanna totalmente indiziaria e farragginosa (dopo due assoluzioni) voleva un mostro da sbattere in prima pagina, cercandolo in presunte aberrazioni. Che, per due adulti consenzienti, sono semplicemente espressioni di un rapporto consolidato, e di certo non di un fasullo raptus omicida.
Una teoria crollata alla luce delle ultime novità, aspettando la pisola fumante per altri soggetti, e non mi limito a Sempio.
Chi erano, usando il buon senso, Chiara e Alberto? Due fidanzati come tanti che, essendo cresciuti in àmbito "cattofobico" in mezzo a coetanei "strani" (si vedrà quanto) ed essendo adulti emancipati, vivevano il loro rapporto, anche sessuale, in forma isolata dal Branco. Erano ragazzi di 24 e 26 anni, che studiavano e lavoravano. Avevano la liquidità per fare viaggi e vacanze, e naturalmente vivendo il sesso in maniera giocosa. Foto e video sessualmente espliciti, che forse hanno spesso guardato assieme (Honni soit),uniscono anziché dividere una coppia. RIpeto: parliamo di due adulti innamorati e alla ricerca di un futuro. Che vivevano le loro cose forse invidiati dagli stessi amici.
Un aspetto morboso è evidente, ma non da parte dei due soggetti protagonisti. Mi è sempre spiaciuto per Stasi perché ha pagato errori madornali degli inquirenti, un carattere timido e introspettivo, ch lo ha fatto passare per antipatico. Chiudo ricordando che il tornare periodicamente su Garlasco non è maniacale 8cara Bruzzone... ) ma perché a questa vicenda si lega un generale malessere nei confronti dello Stato, della Magistratura, del rispetto nei confronti dei cittadini, innocenti fino a prova contraria.
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