Storie di ordinaria lettura

Pubblicato il 2 dicembre 2025 alle ore 10:14
Mi arriva una mail dal Gruppo Gedi, che mi avvisa della scadenza dell'offerta di lettura de' La Stampa online. Ho anche un contratto simile per il Corrierone. Insomma, a fronte della "promo" a 12 euro in scadenza, "i figli di Elkann" me ne chiedono 70 per il rinnovo. Io disdico e - attenzione! - mi arriva subito un'offerta a 24 euro, che ovviamente accetto. Non parlo del valore o meno della lettura online, che nel mio caso è minima (di più la moglie) e dell'importo di per sè, ma del metodo, che è tipico, per esempio, per l'acquisto di programmi e programmini. Se rifiuti, la cifra cambia massicciamente. Forse volevano farmi pagare la riverniciatura degli uffici dopo l'occupazione incruenta pro Palestina?
Nel caso de' La Stampa il problema è anche un altro, e condiviso dalle altre grandi testate: la bassissima qualità della proposta - meglio le pagine locali - figlia di una categoria ormai allo sbando. E tralascio le bassezze delle testate di Regime (Libero, Verità, Giornale, Tempo et similia) che sono un'onta per la categoria e oro colato per i creduloni.
Una parola sulla Rai. Ho letto che assumono 130 nuovi giornalisti, a fronte di 200 richieste. Presi da Perugia o posti simili, saranno un po' come i cantanti che educa Mogol nella sua scuola. Fasulli.
Nella foto, appunto, una tipica aula perugina...

 

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